E-Mail: [email protected]
- La longevità media in Italia è prevista aumentare da 83 a 84,5 anni entro il 2040.
- Il private banking gestisce la ricchezza di circa 700mila nuclei familiari, coprendo il 38% della ricchezza finanziaria disponibile per investimenti.
- Solo il 20% degli utenti privati ha adottato soluzioni economiche a lungo termine, nonostante l'81% li consideri essenziali.
A fronte dell’allungamento della durata media della vita umana si profila la necessità impellente di adottare un nuovo paradigma nell’ambito della consulenza finanziaria: il cosiddetto longevity planning. A tal proposito, Francesco Priore della Bologna Business School ha messo a punto un master ad hoc per affrontare tale questione cruciale. Quest’offerta formativa mira ad attrezzare i professionisti con una comprensione integrata e strumenti pratici volti a superare le complessità legate all’incremento della longevità umana. Distribuito su 62 ore accademiche, il master intende promuovere competenze che abbracciano sia gli aspetti economici sia quelli personali dei piani individuali relativi alla longevità. Priore sottolinea quanto sia essenziale adottare una strategia basata sulla lunga gittata temporale e investire maggiormente in titoli azionari per contrastarne il deprezzamento derivante dall’inflazione sui guadagni percepiti negli anni più avanzati dell’età adulta.
Conclusioni: Verso un Futuro di Pianificazione Integrata
Il prolungarsi della durata della vita non si configura solo come un ostacolo, ma anche come una straordinaria chance per il private banking che può così reinventare il proprio ruolo e i propri servizi offerti. La via per raggiungere tale obiettivo risiede nella competenza nell’adottare strategie integrate che riconoscano le differenti fasi dell’esistenza umana e i bisogni peculiari ad ogni generazione. Piani patrimoniali a lungo termine abbinati a strumenti moderni e consulenze su misura risultano fondamentali nel guidare i clienti attraverso le complessità associate a una longevità maggiore, garantendo simultaneamente un’efficace gestione del patrimonio.
In uno scenario mondiale caratterizzato dalla crescente aspettativa di vita, l’industria bancaria deve progressivamente trasformarsi per poter affrontare queste nuove necessità emergenti. Essenziale diventa dunque considerare la pianificazione patrimoniale multigenerazionale, metodologia questa che gestisce i patrimoni ponendosi come obiettivo quello di tener conto degli interessi delle differenti generazioni. Un tale approccio richiede non solo una consapevolezza profonda sulle dinamiche familiari e aspirazioni personali ma anche l’abilità di reagire ai mutamenti dell’economia globale e dell’ambiente sociale circostante. Il concetto avanzato relativo all’integrazione della tecnologia nel campo della consulenza finanziaria rappresenta una leva per incrementare sia l’efficienza sia la validità dei servizi prestati. Tecnologie come l’intelligenza artificiale si rivelano utilissime nell’esame di imponenti quantità di dati al fine di elaborare suggerimenti personalizzati; ciò supporta i consulenti nelle loro decisioni consentendo un’erogazione del servizio maggiormente reattiva ed individualizzata. Cionondimeno, risulta imprescindibile che tali tecnologie siano attuate rendendole fruibili ed intellegibili a tutti i clienti senza distinzione alcuna rispetto alla loro competenza digitale.
Nell’analizzare queste problematiche si palesa chiaramente quanto decisiva sia l’adozione di una prospettiva olistica ed anticipatoria nella gestione del patrimonio. Tale prospettiva dovrebbe includere non esclusivamente gli aspetti monetari ma anche quelli relazionati alla sfera personale e sociale. Così facendo il settore sarà davvero capace di capitalizzare sulle opportunità derivanti dall’allungamento delle aspettative di vita assicurando al contempo un avvenire duraturo ai propri clienti.