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Taglio dei tassi: come influenzerà la tua economia domestica?

Le dichiarazioni di Powell e le attese per la BCE potrebbero portare a una svolta nei tassi d'interesse. Cosa significa per i consumatori e il potere d'acquisto?
  • La Fed potrebbe tagliare i tassi a settembre se l'inflazione continuerà a calare, con un taglio per trimestre previsto.
  • La BCE potrebbe iniziare a tagliare i tassi nella seconda metà dell'anno, con un impatto diretto sul potere d'acquisto delle famiglie europee.
  • In Cina, l'economia si espanderà a un ritmo del 5% nel 2024, sostenuta principalmente dall'export.

Le recenti dichiarazioni di Jerome Powell, Presidente della Federal Reserve (Fed), e i dati positivi sull’inflazione hanno rafforzato le aspettative di un possibile taglio dei tassi da parte della Fed a settembre. Allo stesso tempo, l’attenzione è rivolta alla riunione della Banca Centrale Europea (BCE) prevista per il 18 luglio. Fabio Fois, Head of Investment Research & Advisory di Anima, ha fornito un outlook per il secondo semestre dell’anno, delineando prospettive costruttive per i consumi e un rallentamento dell’inflazione.

Secondo Fois, le famiglie europee potrebbero beneficiare dell’aumento del potere d’acquisto e del rallentamento dell’inflazione, con una normalizzazione del tasso di risparmio e una ricostituzione della ricchezza reale grazie all’allentamento monetario. La dinamica dei prezzi, con l’inflazione in calo, dovrebbe consentire alla BCE di iniziare a tagliare i tassi, con un possibile taglio per trimestre nella seconda parte dell’anno.

Negli Stati Uniti, le condizioni per un allentamento della stretta monetaria stanno maturando, seppur a una velocità inferiore. Le aspettative di inflazione stabili e vicine ai target delle banche centrali, insieme al ribilanciamento del mercato del lavoro e alla moderazione dei consumi, eserciteranno pressioni al ribasso sui prezzi di servizi e beni di base. Questo potrebbe permettere alla Fed di ridurre i tassi dopo l’estate, con un taglio per trimestre, simile a quanto previsto per la BCE.

La Situazione Economica in Cina

In Cina, lo scenario centrale rimane invariato. L’economia cinese è entrata in una fase strutturale di transizione, con solo uno dei due motori di crescita (l’export) ancora acceso, mentre il settore edilizio attraversa un processo di trasformazione che non permetterà più di offrire un contributo alla crescita paragonabile al passato. Come accaduto nel 2023, anche nel 2024 il PIL cinese si espanderà a un ritmo prossimo al “nuovo” potenziale del 5%, sostenuto dall’export ma frenato dalla transizione della domanda interna. I consumi privati non sono ancora pronti a prendere il posto dell’edilizia.

Lo scenario centrale per il 2024 è allineato a quanto descritto a fine 2023, con sviluppi cruciali lato crescita e inflazione, specialmente negli Stati Uniti. Se i progressi dell’inflazione non si manifesteranno o la crescita non proseguirà nel suo indebolimento, la Fed potrebbe restare riluttante a tagliare i tassi nella seconda metà dell’anno, posticipando la svolta per il secondo anno consecutivo.

La Stabilità dei Prezzi e il Ruolo delle Banche Centrali

La stabilità dei prezzi riguarda l’inflazione e il tasso al quale il livello dei prezzi di beni e servizi varia nel tempo. Per stabilità dei prezzi si intende un’inflazione bassa, stabile e prevedibile. Il mantenimento della stabilità dei prezzi è l’obiettivo principale dell’Eurosistema, composto dalla Banca Centrale Europea (BCE) e dalle banche centrali nazionali (BCN) dei paesi dell’area dell’euro, così come di molte altre banche centrali.

La stabilità dei prezzi è cruciale per l’economia e i cittadini. Un’inflazione elevata riduce il valore del denaro e dei risparmi, danneggia chi ha di meno e diminuisce il potere segnaletico dei prezzi, rendendo difficili le decisioni di consumo, produzione e investimento. Inoltre, provoca un aumento dei tassi d’interesse e delle imposte, poiché i redditi nominali crescono e ricadono in scaglioni di reddito con aliquote fiscali elevate.

La ricerca economica ha dimostrato che, nel lungo periodo, le economie con un’inflazione più bassa sono caratterizzate da una maggiore crescita della produzione e del reddito. Garantendo la stabilità dei prezzi, la banca centrale contribuisce all’innalzamento delle capacità produttive dell’economia e al miglioramento delle prospettive di occupazione.

Le Recenti Mosse delle Banche Centrali

La settimana delle banche centrali ha visto un vero e proprio poker di verdetti diversi. La Banca del Popolo Cinese ha iniziato la settimana con la decisione di tagliare il tasso repo a sette giorni, segnalando l’attenzione delle autorità monetarie alle performance dell’economia cinese. Nonostante la fine delle politiche “zero-Covid”, l’economia cinese ha mostrato segni di affaticamento, con dinamiche del credito inferiori alle previsioni e condizioni deboli nel settore immobiliare.

Mercoledì è stata la volta della Fed, che ha preso una pausa dopo dieci aumenti consecutivi dei tassi, ma ha proiettato altri due aumenti nei prossimi mesi. La marcia della Fed verso l’obiettivo del 2% prevede nuovi aumenti nella seconda metà dell’anno, secondo Powell, ben sopportati da un’economia proiettata verso un atterraggio morbido.

La Banca Centrale Europea ha disposto un aumento di 25 punti base del tasso di riferimento, con un ulteriore rialzo a luglio “molto probabile”. Nell’Eurozona, l’inflazione è diminuita dal picco di oltre il dieci per cento a poco sopra il sei percento, ma la discesa è ancora lontana dal 2% gradito dalla banca centrale. La BCE ha aggiornato al rialzo le attese di inflazione e al ribasso quelle di crescita.

L’ultima carta del poker è stata la Banca del Giappone, che ha mantenuto i tassi sotto zero, in controtendenza rispetto al movimento dei tassi al rialzo delle altre banche centrali. Il neogovernatore Kenzo Ueda si muove con gradualità, mantenendo una politica monetaria ultra-allentata, con il controllo della curva dei rendimenti delle obbligazioni a dieci anni.

Bullet Executive Summary

In conclusione, le recenti mosse delle banche centrali riflettono un panorama economico globale complesso e in evoluzione. Le aspettative di taglio dei tassi da parte della Fed e della BCE, insieme alle dinamiche economiche in Cina e alle politiche ultra-allentate della Banca del Giappone, delineano un quadro di incertezza e volatilità. Le banche centrali giocano un ruolo cruciale nel determinare il costo del denaro e nel garantire la stabilità dei prezzi, influenzando direttamente l’attività economica e i mercati finanziari.

*Nozione base: Le nuove strategie bancarie e i pagamenti digitali stanno rivoluzionando il settore finanziario, con un crescente utilizzo di tecnologie avanzate per migliorare l’efficienza e la sicurezza delle transazioni.

Nozione avanzata:* I movimenti dello staff a livello c-level tra le banche possono avere un impatto significativo sulle strategie aziendali e sulle decisioni di politica monetaria, influenzando le aspettative del mercato e la fiducia degli investitori.

Riflettendo su queste dinamiche, è evidente come le decisioni delle banche centrali e le strategie bancarie moderne siano interconnesse e abbiano un impatto profondo sull’economia globale. Invitiamo i lettori a considerare come queste decisioni influenzino non solo i mercati finanziari, ma anche la vita quotidiana e le prospettive economiche a lungo termine.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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