Rivoluzione finanziaria: la Russia sfida le sanzioni con le criptovalute

La Federazione Russa sta valutando la possibilità di legalizzare l’uso delle criptovalute per i pagamenti internazionali, un’iniziativa che potrebbe rappresentare una svolta significativa nel panorama finanziario globale. Questa mossa è motivata dalle pressioni finanziarie dovute alle sanzioni occidentali, che hanno colpito duramente l’economia russa. La governatrice della Banca Centrale Russa, Elvira Nabiullina, ha dichiarato che la Duma sta esaminando una legge che consentirebbe i pagamenti in criptovalute in un regime sperimentale. Si prevede che il parlamento approverà la proposta di legge, permettendo alla Banca Centrale di spostare denaro attraverso i confini internazionali utilizzando criptovalute entro la fine del 2024.

Questa decisione segna un’inversione di tendenza rispetto alla precedente posizione del regolatore. Nel gennaio 2022, la Banca Centrale aveva proposto di vietare l’uso delle criptovalute per le transazioni e il mining, citando minacce alla stabilità finanziaria e alla sovranità politica monetaria. Tuttavia, le circostanze attuali hanno spinto Mosca a esplorare l’implementazione di una versione digitale del rublo, una valuta digitale delle banche centrali (CBDC) che, a differenza delle criptovalute come il Bitcoin, è emessa direttamente dal governo e progettata per replicare le valute fiat sotto forma di token digitale.

La Legge sulle Criptovalute e le Sanzioni Secondarie

Martedì scorso, la Russia ha approvato una legge che permette alle aziende di utilizzare le criptovalute nel commercio internazionale, ma non per le transazioni interne. Questo provvedimento è stato adottato per eludere le sanzioni secondarie imposte dagli Stati Uniti, che colpiscono le banche di paesi terzi che gestiscono transazioni con soggetti russi sanzionati. Le sanzioni secondarie hanno causato rallentamenti nei pagamenti da parte dei principali partner commerciali della Russia, come Cina, India ed Emirati Arabi Uniti, costringendo gli istituti bancari di questi paesi a operare con maggiore cautela.

La nuova legge prevede la creazione, da parte della Banca Centrale, di un’infrastruttura “sperimentale” per i pagamenti in criptovalute, anche se i dettagli specifici non sono stati forniti. I pagamenti in criptovaluta rimangono vietati all’interno della Russia, poiché la Banca Centrale considera queste monete un rischio per la stabilità finanziaria e la sicurezza economica. Anatoly Aksakov, presidente della commissione Finanze della Duma di Stato, ha sottolineato che, sebbene in passato si temesse che la legalizzazione delle criptovalute potesse creare problemi allo sviluppo del mercato nazionale, l’uso di questo fenomeno è ormai oggettivo e non può essere ignorato dalla regolamentazione.

Il Ruolo della Banca Centrale Russa

La Banca Centrale Russa ha riconosciuto che i ritardi nei pagamenti rappresentano un problema significativo per l’economia del paese, provocando un calo dell’8% delle importazioni nel secondo trimestre del 2024. Nonostante i tentativi del Cremlino di sostituire le valute nelle transazioni internazionali e di sviluppare un sistema di pagamenti alternativo con i paesi del gruppo BRICS, molti pagamenti continuano a essere effettuati in dollari, euro e attraverso il sistema SWIFT. Elvira Nabiullina ha dichiarato che “i rischi delle sanzioni secondarie sono aumentati, rendendo difficili i pagamenti per le importazioni e riguardando un’ampia gamma di beni”. La governatrice ha aggiunto che i rallentamenti nei pagamenti hanno causato ritardi nell’approvvigionamento di beni e un aumento dei costi.

Per affrontare queste sfide, la Duma ha approvato una legge per regolamentare il mining di criptovalute. A metà luglio, il presidente Vladimir Putin ha dichiarato che la Russia potrebbe avere problemi di interruzioni di elettricità se il mining di criptovalute non fosse sotto controllo, e ha preso decisioni “sistemiche, a livello di legge federale”. Si stima che il consumo energetico degli asset di criptovalute sia compreso tra lo 0,4% e lo 0,9% del consumo annuale di elettricità globale, pari a 120-240 miliardi di kilowattora all’anno, un’energia superiore a quella utilizzata dai centri dati di tutto il mondo. L’estrazione di criptovalute rappresenta il 2% dei consumi energetici degli Stati Uniti.

Il Contesto Internazionale e le Reazioni degli Stati Uniti

Non è scontato che la Russia riesca a eludere le sanzioni attraverso l’uso delle criptovalute. Gli Stati Uniti probabilmente terranno sotto stretta osservazione gli strumenti e i servizi utilizzati dai russi per trasferire denaro e le aziende coinvolte. A marzo, il Dipartimento del Tesoro americano ha sanzionato tredici entità per aver aiutato Mosca ad aggirare le sanzioni attraverso sistemi tecnologico-finanziari per le valute virtuali.

Il regolatore russo ha incoraggiato le aziende a utilizzare “soluzioni di scelta multipla”, comprese le criptovalute e gli asset digitali, per facilitare i pagamenti con partner stranieri e contrastare le sanzioni occidentali imposte per il conflitto in Ucraina. Il boom del commercio russo con Cina, India, Emirati Arabi Uniti, Turchia e altri paesi che non hanno imposto sanzioni ha subito contraccolpi nelle ultime settimane. Le recenti sanzioni occidentali hanno colpito le principali istituzioni finanziarie russe e la Borsa di Mosca, l’alternativa nazionale russa al sistema di pagamenti globali SWIFT.

Elvira Nabiullina ha ammesso che i problemi di pagamento sono una delle principali sfide per l’economia russa. La nuova tecnologia finanziaria crea opportunità per schemi che prima non esistevano, e la Banca Centrale ha ammorbidito la sua posizione sull’uso delle criptovalute per i pagamenti internazionali, consentendo l’uso di asset digitali per i pagamenti. Nabiullina ha affermato che i partner commerciali russi in vari paesi sono sottoposti a “tremenda pressione” e che un nuovo sistema di pagamenti globale che non coinvolga istituzioni occidentali emergerà gradualmente, poiché molti paesi si sentono vulnerabili utilizzando un solo sistema di pagamento internazionale senza alternative.

Bullet Executive Summary

In conclusione, la Russia sta adottando una strategia innovativa per aggirare le sanzioni occidentali attraverso l’uso delle criptovalute. Questa mossa rappresenta un cambiamento significativo nella politica finanziaria del paese e potrebbe avere implicazioni profonde per l’economia globale. La Banca Centrale Russa, sotto la guida di Elvira Nabiullina, sta cercando di creare un’infrastruttura sperimentale per i pagamenti in criptovalute, nonostante le precedenti preoccupazioni riguardo alla stabilità finanziaria e alla sicurezza economica.

Una nozione base di nuove strategie bancarie riguarda l’adozione di valute digitali delle banche centrali (CBDC), che sono emesse direttamente dal governo e progettate per replicare le valute fiat sotto forma di token digitale. Questo approccio potrebbe offrire un’alternativa sicura e regolamentata alle criptovalute tradizionali.

Una nozione avanzata riguarda l’uso di tecnologie di blockchain per creare sistemi di pagamento transfrontalieri più efficienti e sicuri. Questi sistemi potrebbero ridurre i costi delle transazioni internazionali e migliorare la trasparenza, offrendo un’alternativa robusta ai sistemi di pagamento tradizionali come SWIFT.

In definitiva, il panorama finanziario globale è in continua evoluzione, e le strategie adottate dalla Russia per aggirare le sanzioni potrebbero rappresentare un punto di svolta. È essenziale che i lettori riflettano su come queste innovazioni potrebbero influenzare non solo l’economia russa, ma anche il sistema finanziario internazionale nel suo complesso.