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- Entro il 2025, si prevede che il 50% dei pagamenti in Italia sarà senza contante.
- I pagamenti contactless hanno registrato un incremento del 66% nel primo semestre del 2021.
- Il settore deve affrontare sfide di compliance, segnalate dal 60% degli operatori.
- La cooperazione con società fintech è vista come strategica dall'80% degli operatori.
- Il 60% degli intervistati non prevede un'accelerazione nei pagamenti in criptovalute entro il 2025.
Negli ultimi anni, il panorama dei pagamenti digitali ha subito una trasformazione radicale, spinta da una serie di fattori che vanno dalla rapida evoluzione tecnologica agli effetti della pandemia sulle abitudini di consumo. Secondo una ricerca condotta da EY, entro il 2025, si prevede che il 50% dei pagamenti in Italia sarà effettuato senza l’uso del contante. Questo cambiamento è alimentato da una crescita media dell’8% del mercato italiano dei pagamenti digitali dal 2015, con un valore stimato di 311 miliardi di euro a fine 2021. I pagamenti contactless, in particolare, hanno visto un incremento del 66% nel primo semestre del 2021 rispetto all’anno precedente, mentre i pagamenti mobile sono aumentati del 108% nello stesso periodo.
Le Sfide del Settore: Compliance e Collaborazione
Nonostante la crescita, il settore dei pagamenti digitali deve affrontare diverse criticità. La compliance normativa è una delle principali preoccupazioni, indicata dal 60% degli operatori intervistati, seguita dall’elevata competizione (59%). Inoltre, la rilevazione di frodi e riciclaggio rappresenta un problema significativo, rispettivamente per il 36% e il 25% degli intervistati. Ad ogni modo, la cooperazione con realtà tecnologiche e società fintech all’avanguardia viene percepita dall’80% degli operatori come una leva strategica ché consente di dar vita a modelli di business senza precedenti. L’open innovation è un approccio che sta guadagnando terreno, consentendo alle aziende di ampliare e personalizzare la propria offerta grazie all’uso dei dati derivanti dalle transazioni.
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Il Ruolo delle Criptovalute e della Blockchain
Le criptovalute, nonostante l’incremento delle soluzioni basate su blockchain, rimangono poco diffuse in Italia. Questo quadro è attribuibile in parte alla minor conoscenza di questi strumenti tra commercianti e consumatori, oltre che alla carenza di una legislazione chiara a livello europeo. Il 60% degli intervistati non prevede un’accelerazione dei pagamenti in criptovalute entro il 2025. Tuttavia, la blockchain è vista come una tecnologia chiave per lo sviluppo di nuovi servizi, in particolare per la creazione di un ecosistema di pagamenti più integrato e sicuro. La sicurezza e la privacy rimangono sfide cruciali, con gli operatori del settore che cercano di bilanciare questi aspetti con un’esperienza di pagamento semplice e trasparente.
Conclusioni: Verso un Ecosistema di Pagamenti Integrato
Il settore dei pagamenti digitali è in continua evoluzione, con nuove tecnologie che promettono di trasformare il modo in cui gestiamo le transazioni. La convergenza tra diversi settori, come trasporti ed energia, sta portando alla creazione di nuovi modelli di collaborazione e servizi “beyond payments”. L’importanza degli investimenti strutturali è cruciale per sostenere la crescita del settore e creare valore a lungo termine. In questo contesto, l’open finance e l’open banking stanno emergendo come nuovi paradigmi, ponendo le basi per una migliore customer experience e una maggiore inclusione finanziaria.
In un mondo sempre più orientato verso il digitale, è fondamentale comprendere le basi delle nuove strategie bancarie e dei pagamenti digitali. Questi strumenti non solo facilitano le transazioni, ma offrono anche opportunità per personalizzare i servizi e migliorare l’esperienza del cliente. Un aspetto avanzato da considerare è l’importanza della collaborazione tra banche tradizionali e fintech, che può portare a innovazioni significative e a una maggiore efficienza operativa. Riflettendo su questi temi, possiamo immaginare un futuro in cui i pagamenti digitali non solo semplificano la nostra vita quotidiana, ma contribuiscono anche a un’economia più inclusiva e sostenibile.