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- Negli ultimi dieci anni, la regione Marche ha visto la chiusura di 496 sportelli bancari, una riduzione del 44%.
- Attualmente, ci sono 633 sportelli bancari nelle Marche, equivalenti a 43 ogni 100.000 abitanti.
- Nel 2023, il 68% dei clienti bancari ha utilizzato canali digitali, e l'85% dei bonifici è stato effettuato tramite modalità telematica o telefonica.
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Il Ritiro delle Banche dall’Entroterra: Un Fenomeno Preoccupante
Il fenomeno della chiusura degli sportelli bancari nelle aree interne e montane sta assumendo proporzioni allarmanti. Secondo i dati della Banca d’Italia, negli ultimi dieci anni, la regione Marche ha visto la chiusura di 496 sportelli bancari, pari a una riduzione del 44%, una percentuale significativamente superiore alla media nazionale del 37%. Attualmente, nella regione, gli sportelli bancari sono 633, equivalenti a 43 ogni 100.000 abitanti, rispetto alla media nazionale di 37 ogni 100.000 abitanti.
La situazione è assai problematica in tredici comuni pesaresi, tra Belforte all’Isauro, Borgo Pace, Fratterosa, Frontino, Isola del Piano, Lunano, Mombaroccio, Montecalvo in Foglia, Montecerignone, Montegrimano Terme, Peglio, Pietrarubbia, e Serra Sant’Abbondio. Michele Matteucci, presidente provinciale di Cna, ha denunciato questa “deriva inarrestabile” che sta colpendo duramente le comunità locali.
Il direttore della Cna di Pesaro e Urbino, Claudio Tarsi, ha sottolineato che la progressiva riduzione degli sportelli bancari sta lasciando senza servizi quasi un terzo (29,3%) dei comuni della provincia. A chiudere sono soprattutto i grandi gruppi bancari, mentre le Bcc (Banche di Credito Cooperativo) riescono a mantenere una presenza stabile grazie al loro forte radicamento sul territorio.
- La transizione verso il digitale è davvero positiva perché......
- La chiusura delle banche nelle Marche è un disastro perché......
- Interessante come il caso Tre Valli Cooperlat si collega con......
L’Impatto della Chiusura degli Sportelli Bancari
La chiusura degli sportelli bancari ha avuto conseguenze significative per le comunità locali. La mancanza di accesso ai servizi bancari tradizionali ha costretto molti cittadini a ricorrere ai servizi di home banking. Nel 2023, il 68% dei clienti bancari ha utilizzato canali digitali per le proprie operazioni, e l’85% dei bonifici è stato effettuato tramite modalità telematica o telefonica.
Questa transizione verso i servizi bancari digitali, sebbene possa sembrare una soluzione moderna ed efficiente, ha creato ulteriori disagi per le persone meno avvezze alla tecnologia, come gli anziani. Inoltre, la mancanza di sportelli fisici ha reso più difficile per le piccole imprese locali accedere a servizi finanziari essenziali, aggravando ulteriormente le difficoltà economiche in queste aree già svantaggiate.
Il Caso Tre Valli Cooperlat: Un Altro Esempio di Crisi
Parallelamente alla crisi degli sportelli bancari, un altro caso ha attirato l’attenzione nel panorama economico locale: l’inchiesta Tre Valli Cooperlat. Il giudice per le indagini preliminari (Gip) Giacomo Gasparini ha respinto la richiesta di revoca del divieto di accesso in azienda per sei mesi per i cinque indagati nell’inchiesta. La decisione è stata presa per evitare il rischio di reiterazione dei reati o compromissione delle prove.
I cinque indagati, tra cui Bernardo Pittalis, Roberto Manna, Diego Zanchetti, Giuseppe Nucci e Frediano Luconi, sono accusati di frode in commercio e adulterazione del prodotto. Nonostante alcuni di loro abbiano cambiato mansione o chiuso il rapporto di lavoro con Fattorie Marchigiane, il giudice ha ritenuto necessario mantenere il divieto di accesso in azienda.
Si attende a breve la decisione del tribunale del Riesame di Ancona mentre le indagini stanno per concludersi. Il pubblico ministero attende solo la consegna della perizia su telefoni e computer sequestrati agli indagati per completare il quadro probatorio.
Bullet Executive Summary
La chiusura degli sportelli bancari nelle aree interne delle Marche rappresenta un problema significativo per le comunità locali, aggravando l’isolamento e le difficoltà economiche. La transizione verso i servizi bancari digitali, sebbene efficiente, non è priva di sfide, soprattutto per le persone meno avvezze alla tecnologia. Parallelamente, il caso Tre Valli Cooperlat evidenzia ulteriori tensioni nel panorama economico locale, con implicazioni legali e operative per le aziende coinvolte.
Le nuove strategie bancarie devono tenere conto delle esigenze delle comunità locali, bilanciando l’efficienza dei servizi digitali con la necessità di mantenere una presenza fisica nelle aree più svantaggiate. La formazione e l’inclusione digitale sono fondamentali per garantire che tutti i cittadini possano beneficiare delle innovazioni tecnologiche nel settore bancario.
In conclusione, il panorama bancario e finanziario sta attraversando una fase di trasformazione significativa. È essenziale che le istituzioni finanziarie e le autorità locali collaborino per trovare soluzioni sostenibili che possano supportare sia le esigenze delle comunità locali che le sfide del mercato moderno. Solo attraverso un approccio integrato e inclusivo sarà possibile affrontare efficacemente le sfide attuali e future.