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- Il 67% degli operatori bancari prevede che le nuove normative UE favoriranno l'ingresso di nuovi player nel mercato, aumentando la concorrenza.
- Il 63% degli intervistati ritiene che l'adozione delle nuove normative richiederà aggiornamenti significativi delle infrastrutture.
- Quasi la metà degli intervistati (48%) stima che le nuove regolamentazioni saranno una delle 10 principali voci di investimento nei prossimi anni.
- Il 35% degli istituti finanziari ritiene che l'impatto delle nuove normative sui ricavi potrebbe essere compreso tra il 5% e il 20%.
Il panorama bancario europeo sta attraversando un periodo di trasformazione significativa, guidato da nuove normative e iniziative dell’Unione Europea che mirano a modernizzare e uniformare il mercato dei pagamenti. Tra le principali regolamentazioni recentemente introdotte troviamo il bonifico SEPA, la Direttiva sui Servizi di Pagamento (PSD3), il Regolamento sui Servizi di Pagamento (PSR), il framework per l’accesso ai dati finanziari (FIDA) e l’euro digitale. Queste iniziative stanno spingendo le banche e i prestatori di servizi di pagamento a rivedere i loro modelli di business e a investire significativamente nella compliance per rimanere competitivi.
Poca consapevolezza sui cambiamenti
Una ricerca condotta da EY ha rivelato che una parte rilevante degli operatori del settore bancario europeo ha difficoltà a individuare i cambiamenti necessari per raggiungere una piena compliance con le nuove regole UE. Il 67% degli intervistati prevede che le nuove iniziative europee favoriranno l’ingresso di nuovi player nel mercato, aumentando la concorrenza. Inoltre, tre su quattro si aspettano un aumento dei pagamenti digitali e un miglioramento della user experience, ma questo richiederà modifiche e aggiornamenti delle infrastrutture esistenti (63%).
Gli addetti ai lavori mostrano diversi livelli di consapevolezza riguardo alle nuove normative. Mentre il 70-80% del campione dichiara di conoscere bene PSD3 e PSR, la consapevolezza sull’euro digitale e sulle norme che regolano l’accesso ai dati finanziari è significativamente inferiore.
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Le priorità di investimento
Nonostante la C-Suite sembri avere una conoscenza limitata delle nuove normative europee, quasi la metà (48%) degli intervistati stima che esse saranno una delle 10 principali voci di investimento nei prossimi anni. Tuttavia, meno della metà degli intervistati afferma che la propria azienda ha effettuato una valutazione d’impatto del regolamento FIDA (37%) e dell’euro digitale (41%).
Secondo gli intervistati, open finance (48%), euro digitale (48%) e PSR (41%) rimodelleranno significativamente i modelli di business, modificando le aspettative dei clienti grazie a una maggiore personalizzazione e trasparenza. Sarà quindi necessario migliorare le infrastrutture e dedicare una grande attenzione agli impatti sui ricavi e sull’aumento dei costi operativi, che secondo il 35% del campione potrebbe essere compreso tra il 5% e il 20%.
In ballo la futura competitività
Più di un terzo degli istituti finanziari e dei payments provider intervistati ritiene che la compliance alle prossime iniziative UE potrebbe avere un impatto sui ricavi in ambito pagamenti fino al 20%, richiedendo forti investimenti iniziali finalizzati alla conformità normativa, al monitoraggio delle frodi e agli aggiornamenti tecnologici. Nel lungo termine, le aziende che affronteranno efficacemente questi cambiamenti otterranno un vantaggio competitivo e si troveranno in posizione ottimale per proteggere la propria attività e offrire servizi migliori ai propri clienti.
La sfida per la C-suite
Il panorama regolamentare in rapida evoluzione del mondo dei pagamenti ha chiare implicazioni per la futura competitività delle banche e dei prestatori di servizi di pagamento europei. È quindi molto importante che il tema entri nell’agenda del top management. Un’insufficiente preparazione all’impatto delle nuove normative e iniziative dell’Unione Europea potrebbe avere conseguenze negative sui ricavi, accrescere la concorrenza da parte di nuovi operatori e incidere negativamente sull’esperienza del cliente.
Molti top manager stanno ancora familiarizzando con le nuove iniziative UE in tema di pagamenti, quali l’open finance e l’euro digitale. Meno della metà delle organizzazioni che hanno risposto al sondaggio hanno completato le relative valutazioni d’impatto. Considerati i potenziali effetti di questi cambiamenti, che probabilmente richiederanno importanti aggiornamenti dell’infrastruttura digitale in tutte le organizzazioni, è fondamentale che la C-suite comprenda le potenziali implicazioni e, cosa perfino più importante, che definisca una strategia per affrontare queste iniziative.
Bullet Executive Summary
In conclusione, il settore bancario europeo si trova di fronte a una sfida significativa: adeguarsi alle nuove normative UE sui pagamenti digitali. La ricerca di EY evidenzia una consapevolezza limitata e una preparazione insufficiente tra molti operatori, specialmente a livello di top management. Tuttavia, le nuove regolamentazioni offrono anche opportunità di innovazione e miglioramento dell’esperienza utente, a patto che le banche investano adeguatamente in compliance e aggiornamenti tecnologici.
Nozione base: Le nuove normative europee sui pagamenti digitali, come PSD3 e PSR, richiedono alle banche di adattare i loro modelli di business e infrastrutture per rimanere competitive. Questo comporta investimenti significativi in tecnologie e processi di compliance.
Nozione avanzata: L’implementazione dell’open finance e dell’euro digitale non solo rivoluzionerà i modelli di business esistenti, ma richiederà anche una maggiore trasparenza e personalizzazione dei servizi offerti ai clienti. Le banche che sapranno sfruttare queste opportunità potranno ottenere un vantaggio competitivo significativo.
In definitiva, il successo delle banche nel nuovo contesto regolamentare dipenderà dalla loro capacità di adattarsi rapidamente e di investire in modo strategico nelle nuove tecnologie e processi. Questo non solo garantirà la conformità alle normative, ma migliorerà anche l’esperienza del cliente e la competitività a lungo termine.