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- 66% delle banche valutate non raggiungono il minimo richiesto per le loro responsabilità sui diritti umani.
- Solo 13 banche divulgano informazioni sui rischi potenziali relativi ai diritti umani.
- 3 banche hanno integrato la questione ambientale nei loro processi di due diligence.
Il recente rapporto Global Human Rights Benchmark di BankTrack ha messo in luce una realtà sconcertante: la maggior parte delle cinquanta più grandi banche del mondo non rispetta i diritti umani. Questo studio, giunto alla sua quinta edizione, ha valutato l’aderenza delle banche ai Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani, approvati tredici anni fa. Nonostante il tempo trascorso, nessuna banca è riuscita a conformarsi pienamente a questi principi. L’analisi ha rivelato che più del 66% degli enti di credito valutati non riesce a ottenere nemmeno il minimo richiesto per le loro responsabilità. Tra le banche analizzate, solo l’olandese Abn Amro e la giapponese Mizuho si avvicinano a un punteggio accettabile, ma nessuna ottiene il massimo.
Le Grandi Banche e la Loro Inadeguatezza
Lo studio di BankTrack ha esaminato mezzo centinaio dei principali istituti di credito mondiali, impiegando quindici parametri distinti in quattro gruppi: politica aziendale, procedure di due diligence sui diritti umani, trasparenza e livelli di riparazione. Il massimo dei voti disponibili era quindici, ma nessuna delle banche analizzate è riuscita a totalizzarli. Le migliori, come Abn Amro e Mizuho, si fermano a undici punti, mentre la maggior parte delle banche si trova in fondo alla classifica, con punteggi tra quattro e sette. Tra queste figurano anche le italiane UniCredit e Intesa Sanpaolo, che hanno totalizzato rispettivamente sette e sei punti. Le più deficitarie, con punteggi tra zero e tre, includono istituti cinesi come Bank of China e Agricultural Bank of China, e la statunitense JPMorgan Chase.
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Politiche e Pratiche Inadeguate
Nonostante molte banche abbiano istituito una policy interna sul rispetto dei diritti umani, il rapporto evidenzia come queste politiche siano spesso inefficaci. Solo tredici banche divulgano informazioni sui rischi potenziali, e solo diciassette spiegano le misure adottate per evitarli. Ulteriori dati mostrano che ventuno enti finanziari non hanno fornito alcun riscontro a BankTrack. Anche se trenta banche dichiarano di onorare i diritti dei popoli indigeni, nessuna ha messo in atto protocolli espliciti in tal senso. La questione ambientale, considerata cruciale per i diritti umani, è stata integrata nei processi di due diligence solo da tre banche.
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Conclusioni e Prospettive Future
Il rapporto di quest’anno mostra progressi minimi nella consapevolezza delle banche riguardo alle loro responsabilità sui diritti umani. Tuttavia, questi miglioramenti sono ancora insufficienti. Soltanto sei banche hanno creato un sistema di garanzie che rispetta i requisiti minimi per il trattamento dei reclami. Gli esperti suggeriscono che leggi più rigorose in materia di due diligence potrebbero fare la differenza nel garantire un reale rispetto dei diritti umani da parte delle aziende. Tuttavia, la domanda rimane: come possono i governi, spesso influenzati da lobbisti, cambiare le regole del gioco?
In un contesto bancario sempre più complesso, è fondamentale comprendere le nuove strategie bancarie e i pagamenti digitali. Le banche stanno cercando di adattarsi a un mondo in cui la tecnologia gioca un ruolo sempre più centrale. I pagamenti digitali, ad esempio, stanno rivoluzionando il modo in cui le transazioni vengono effettuate, offrendo maggiore comodità e sicurezza. Tuttavia, con l’aumento della digitalizzazione, le banche devono anche affrontare nuove sfide legate alla sicurezza dei dati e alla privacy.
Un’altra area di interesse è il movimento del personale a livello dirigenziale tra le banche. Questi cambiamenti possono influenzare significativamente la strategia e la direzione di un istituto finanziario. È essenziale che le banche scelgano leader che comprendano l’importanza dei diritti umani e siano disposti a implementare politiche che promuovano la sostenibilità e l’etica.
In conclusione, mentre le banche continuano a evolversi, è cruciale che non perdano di vista l’importanza dei diritti umani. La trasparenza e la responsabilità devono essere al centro delle loro operazioni, per garantire che le loro azioni non contribuiscano a violazioni dei diritti umani. Solo attraverso un impegno autentico e continuo, le banche possono sperare di diventare veri leader nel campo della due diligence aziendale sui diritti umani e sull’ambiente.