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- Monica Kowal, chief compliance officer di TD Bank dal 2017, ha lasciato la banca durante un'indagine sul programma antiriciclaggio condotta dalle autorità statunitensi.
- Erin Morrow, con un decennio di esperienza presso Citi, è stata nominata nuova chief compliance officer di TD Bank a gennaio, portando con sé una visione rinnovata.
- TD Bank ha investito oltre 500 milioni di dollari in programmi di formazione antiriciclaggio e ha assunto centinaia di professionisti per rafforzare la sua squadra.
- Un accantonamento iniziale di 450 milioni di dollari è stato fatto per prevedere ulteriori sanzioni pecuniarie con multe stimate fino a 4 miliardi di dollari.
Il chief compliance officer di TD Bank, Monica Kowal, ha lasciato la banca in un momento critico in cui l’istituto deve affrontare le autorità di regolamentazione statunitensi, tra cui il Dipartimento di Giustizia, in un’indagine sul programma antiriciclaggio. Kowal, che era entrata in TD Bank nel 2017, è stata sostituita dal Deputy Chief Compliance Officer Erin Morrow, che riporterà al Chief Risk Officer Ajai Bambawale. La banca ha rifiutato di commentare la partenza di Kowal, e quest’ultima non è stata disponibile per un commento.
Erin Morrow, entrata in TD Bank a gennaio dopo un decennio presso Citi, è ora incaricata di guidare il team di compliance. TD Bank ha anche assunto Marcy Forman e Jacqueline Sanjuas da Citi, e Herbert Mazariegos da BMO, per rinnovare il team antiriciclaggio. La banca ha investito oltre 500 milioni di dollari in programmi di formazione e nell’inserimento di centinaia di professionisti dell’antiriciclaggio, dopo che l’amministratore delegato Bharat Masrani aveva dichiarato che il programma antiriciclaggio della banca era insufficiente. TD Bank ha preso un accantonamento iniziale di 450 milioni di dollari per prevedere ulteriori sanzioni pecuniarie, con analisti che stimano multe potenzialmente fino a 4 miliardi di dollari.
Nuove Nomine e Strategie di Compliance in Cassa Centrale Banca
Dal 18 marzo, Cassa Centrale Banca ha accolto Daniela Bragante nel team dirigente, dove assumerà il ruolo di Chief Compliance Officer sotto la guida dell’Amministratore Delegato Sandro Bolognesi. Bragante porta con sé una vasta esperienza nel settore bancario e finanziario, accumulata in trent’anni di attività. Ha iniziato la sua carriera presso Morgan Stanley Bank, partecipando alla prima operazione di asset securitization in Italia. Dal 2000, ha lavorato presso Citigroup, gestendo la Funzione Audit e Antiriciclaggio di Citibank International plc e Citicorp Finanziaria.
Nel 2007, è stata assunta come responsabile della Funzione Audit presso il Gruppo CartaSi e, dopo l’acquisizione dell’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane (ICBPI), è stata nominata responsabile della Funzione Compliance e Antiriciclaggio del Gruppo. Dal 2018, ha ricoperto il ruolo di Chief Executive of Compliance and Anti Money Laundering presso Nexi Payments e Data Protection Officer delle Società italiane del Gruppo. La nomina di Bragante risponde alla volontà della Capogruppo di potenziare il team dirigente, introducendo una figura di notevole supporto per le iniziative strategiche del Gruppo.
Nuove Disposizioni di Banca d’Italia in Materia Antiriciclaggio
Il 1° agosto 2023, Banca d’Italia ha pubblicato un provvedimento che modifica le “Disposizioni di organizzazione, procedure e controlli interni in materia antiriciclaggio”. Questo provvedimento vede come destinatari tutti i soggetti elencati nelle disposizioni pubblicate il 27 marzo 2019, con l’eccezione dei Confidi minori. L’enfasi è posta sulla nomina dell’Esponente Responsabile dell’antiriciclaggio, ribadendo la necessità di prevedere nell’organo di amministrazione una figura con specifiche competenze nella gestione del rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo.
La novità principale è che l’Esponente deve informare gli organi aziendali in caso di violazioni significative. Nel caso di gruppi cooperativi, trovano applicazione le disposizioni sull’esternalizzazione delle funzioni aziendali di controllo. È possibile nominare un responsabile antiriciclaggio anche per più destinatari dello stesso gruppo. Il regolatore ha previsto che la nomina dell’Esponente possa coincidere con la figura del Direttore Generale, preservando l’efficacia della funzione di controllo e supervisione.
Le principali attività attribuite alla nuova figura includono il monitoraggio delle politiche, delle procedure e delle misure di controllo interno in materia antiriciclaggio, coadiuvare l’organo con funzione di supervisione strategica nelle valutazioni e assicurare che gli organi aziendali siano periodicamente informati delle attività svolte dal responsabile della funzione antiriciclaggio. Il provvedimento entrerà in vigore dal 90° giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, e gli intermediari dovranno provvedere alla nomina dell’Esponente in occasione del primo rinnovo degli organi sociali, non oltre il 30 giugno 2026.
Il Paradosso dell’Antiriciclaggio in Monte Paschi di Siena
Monte Paschi di Siena (MPS), la banca più antica del Paese, ha affrontato un radicale processo di rinnovamento orientato all’innovazione e alla razionalizzazione delle risorse, riportando il cliente al centro delle attività. Dopo un tentativo non riuscito di ricapitalizzare la banca, il Ministero dell’Economia e delle Finanze è diventato il primo azionista di MPS con un rafforzamento patrimoniale da 5,4 miliardi di euro nel 2017.
Tuttavia, la banca è stata coinvolta in una truffa legata alla compravendita di diamanti, che ha danneggiato migliaia di risparmiatori e ha portato a una sanzione amministrativa di due milioni di euro. La Procura della Repubblica di Milano ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio per truffa e ostacolo alla vigilanza per 105 dirigenti e funzionari di banche coinvolte.
Nel 2018, Banca d’Italia ha condotto un’ispezione antiriciclaggio presso MPS, riscontrando gravi criticità in materia antiriciclaggio, tra cui carenze negli obblighi di adeguata verifica della clientela e individuazione del titolare effettivo. L’ispezione si è conclusa con un giudizio complessivo “parzialmente sfavorevole” e una significativa sanzione pecuniaria di 1,3 milioni di euro.
Bullet Executive Summary
In un panorama bancario in continua evoluzione, le nuove strategie di compliance e le nomine di alto livello sono fondamentali per affrontare le sfide legate all’antiriciclaggio e alla gestione del rischio. La partenza di Monica Kowal da TD Bank e la nomina di Daniela Bragante in Cassa Centrale Banca evidenziano l’importanza di avere leader esperti e competenti in ruoli chiave per garantire la conformità normativa e la protezione del sistema finanziario.
Una nozione base di nuove strategie bancarie è l’importanza della formazione continua e dell’aggiornamento delle competenze dei professionisti della compliance. Le banche devono investire in programmi di formazione per garantire che il personale sia sempre aggiornato sulle ultime normative e best practice.
Una nozione avanzata è l’integrazione delle tecnologie di intelligenza artificiale e machine learning nei processi di compliance. Queste tecnologie possono aiutare a identificare e mitigare i rischi in modo più efficiente, migliorando la capacità delle banche di rilevare attività sospette e prevenire il riciclaggio di denaro.
In conclusione, il rafforzamento delle strategie di compliance e la nomina di leader esperti sono passi cruciali per garantire la sicurezza e l’integrità del sistema finanziario. È essenziale che le banche continuino a evolversi e adattarsi alle nuove sfide, investendo in formazione e tecnologie avanzate per proteggere i propri clienti e il sistema finanziario nel suo complesso.