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- Il metaverso bancario offre esperienze personalizzate in ambienti virtuali 3D.
- Le banche investono in formazione: 350 direttori hr sfidati da lavoro ibrido.
- I profili c-level guidano strategie digitali e innovazione.
L’ascesa del metaverso bancario e la corsa ai talenti digitali
La trasformazione digitale del settore bancario ha subito un’accelerazione senza precedenti negli ultimi anni, spinta dall’evoluzione delle tecnologie e dalle nuove esigenze dei consumatori. In questo contesto, il metaverso si sta configurando come un territorio inesplorato, ricco di opportunità per le banche che sapranno coglierle. Tuttavia, l’ingresso in questo nuovo mondo virtuale richiede competenze specifiche e figure professionali altamente specializzate, scatenando una vera e propria competizione tra gli istituti di credito per accaparrarsi i migliori talenti.
Il metaverso bancario non è solo una moda passeggera, ma un’evoluzione naturale del rapporto tra banche e clienti. In un ambiente virtuale immersivo, gli utenti possono interagire con i servizi finanziari in modo più coinvolgente e personalizzato. Le banche, a loro volta, possono sfruttare le potenzialità del metaverso per creare nuove esperienze di marca, fidelizzare la clientela e ampliare la propria offerta. Si pensi, ad esempio, alla possibilità di offrire consulenze finanziarie in ambienti virtuali tridimensionali, di creare spazi brandizzati dove i clienti possono incontrarsi e interagire, o di permettere agli utenti di gestire i propri investimenti in modo più intuitivo e visuale.
Tuttavia, per trasformare queste idee in realtà, le banche hanno bisogno di figure professionali in grado di progettare, sviluppare e gestire le nuove piattaforme e i nuovi servizi. Si tratta di esperti di blockchain*, capaci di garantire la sicurezza e la trasparenza delle transazioni; di specialisti in *realtà virtuale e aumentata, in grado di creare esperienze immersive e coinvolgenti; di sviluppatori di intelligenza artificiale*, capaci di personalizzare i servizi e automatizzare i processi; e di esperti di *cybersecurity, capaci di proteggere i dati sensibili dei clienti dalle minacce informatiche.
Questa domanda di talenti specializzati ha creato un mercato del lavoro estremamente competitivo, dove le banche si contendono i migliori profili a suon di offerte economiche allettanti e benefit innovativi. Gli istituti di credito sono consapevoli che l’acquisizione di talenti è un investimento strategico per il futuro, e sono disposti a fare sacrifici pur di assicurarsi le competenze necessarie per competere nel metaverso bancario.
Le strategie di talent acquisition nel settore bancario
La “guerra dei talenti” nel settore bancario si combatte su diversi fronti. Oltre alle offerte economiche, le banche stanno mettendo in campo strategie di talent acquisition sempre più sofisticate, volte ad attrarre e trattenere i migliori professionisti del digitale.
Una delle strategie più diffuse è quella di investire nella formazione e nello sviluppo* delle competenze dei dipendenti esistenti. Le banche offrono corsi di aggiornamento, *masterclass* e programmi di mentoring* per aiutare i propri collaboratori a acquisire le competenze necessarie per affrontare le sfide del metaverso bancario. In questo modo, gli istituti di credito possono coltivare i talenti internamente, riducendo la dipendenza dal mercato esterno e fidelizzando i propri dipendenti. Un esempio è dato da Sirti, un hub di innovazione che organizza Masterclass in ambito informatico, con focus su cybersecurity e virtualizzazione, per inserire giovani diplomati e laureati.
Un’altra strategia è quella di creare partnership con università e centri di ricerca. Le banche collaborano con le istituzioni accademiche per identificare e reclutare i migliori studenti e ricercatori, offrendo stage, borse di studio e opportunità di lavoro. In questo modo, gli istituti di credito possono entrare in contatto con i talenti emergenti e costruire un pipeline* di futuri professionisti del digitale.
Le banche stanno anche investendo in *iniziative di employer branding, volte a promuovere la propria immagine come datori di lavoro attraenti e innovativi. Gli istituti di credito partecipano a fiere del lavoro, organizzano eventi di recruiting e utilizzano i social media per comunicare i propri valori, la propria cultura aziendale e le proprie opportunità di carriera. L’obiettivo è quello di creare un brand forte e riconoscibile, in grado di attirare l’attenzione dei migliori talenti digitali.
Infine, le banche stanno offrendo condizioni di lavoro sempre più flessibili e personalizzate, per rispondere alle esigenze dei propri dipendenti. Gli istituti di credito offrono smart working*, orari flessibili, programmi di *welfare aziendale* e iniziative per il *benessere dei dipendenti. L’obiettivo è quello di creare un ambiente di lavoro inclusivo e stimolante, dove i talenti digitali possono esprimere il proprio potenziale e sentirsi valorizzati. Un sondaggio condotto su 350 direttori hr italiani ha rivelato che la principale sfida da affrontare è la creazione e il mantenimento di un buon ambiente di lavoro che tenga conto delle specificità del lavoro a distanza o ibrido.

I profili c-level più ambiti e i movimenti tra gli istituti
La competizione per i talenti nel metaverso bancario si concentra soprattutto sui profili c-level, ovvero sui manager e i dirigenti con competenze specialistiche e una solida esperienza nel settore digitale. Questi professionisti sono in grado di guidare la trasformazione digitale delle banche, di sviluppare nuove strategie di business e di gestire i team di esperti.
Tra i profili c-level* più ambiti, spiccano gli *chief digital officer (cdo), responsabili della definizione e dell’implementazione della strategia digitale della banca. I cdo devono avere una visione strategica del metaverso bancario, una profonda conoscenza delle tecnologie digitali e la capacità di gestire team multidisciplinari. Devono essere in grado di anticipare le tendenze del mercato, di identificare le opportunità di business e di guidare l’innovazione all’interno della banca.
Un altro profilo molto ricercato è quello del chief technology officer (cto)*, responsabile della gestione dell’infrastruttura tecnologica della banca. I *cto devono avere una solida conoscenza delle tecnologie blockchain*, *cloud computing*, *intelligenza artificiale* e *cybersecurity. Devono essere in grado di garantire la sicurezza, l’affidabilità e la scalabilità dei sistemi informatici della banca.
Anche i chief marketing officer (cmo)* stanno assumendo un ruolo sempre più importante nel metaverso bancario. I *cmo* devono essere in grado di creare brand* forti e riconoscibili nel mondo virtuale, di sviluppare strategie di marketing innovative e di raggiungere i clienti attraverso i canali digitali. Devono essere in grado di comunicare i valori della banca, di creare esperienze coinvolgenti per i clienti e di fidelizzare la clientela.
Infine, i chief risk officer (cro)* devono essere in grado di gestire i rischi connessi al metaverso bancario. I *cro devono avere una profonda conoscenza delle normative finanziarie, delle tecnologie digitali e delle minacce informatiche. Devono essere in grado di proteggere la banca dai rischi di frode, di riciclaggio di denaro e di attacchi informatici.
I movimenti di personale c-level tra le banche sono un indicatore della competizione per i talenti nel metaverso bancario. Gli istituti di credito sono disposti a offrire offerte economiche allettanti e opportunità di carriera stimolanti per attrarre i migliori manager e dirigenti. Questi movimenti possono avere un impatto significativo sulle strategie di business delle banche, in quanto i nuovi arrivati portano con sé nuove idee, nuove competenze e nuove reti di contatti.
Il futuro della competizione: prospettive e sfide
La competizione per i talenti nel metaverso bancario è destinata a intensificarsi nei prossimi anni. L’evoluzione delle tecnologie digitali e la crescente importanza del metaverso creeranno nuove opportunità di business, ma anche nuove sfide per le banche. Gli istituti di credito dovranno essere in grado di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato, di investire in nuove competenze e di attrarre e trattenere i migliori talenti.
Una delle sfide principali sarà quella di gestire la complessità del metaverso bancario. Il mondo virtuale è un ambiente in continua evoluzione, dove le tecnologie, le normative e le esigenze dei clienti cambiano rapidamente. Le banche dovranno essere in grado di navigare in questo ambiente complesso, di identificare le opportunità di business e di gestire i rischi connessi al metaverso.
Un’altra sfida sarà quella di garantire la sicurezza e la protezione dei dati nel metaverso. Il mondo virtuale è un ambiente vulnerabile agli attacchi informatici e alle frodi. Le banche dovranno essere in grado di proteggere i dati sensibili dei clienti, di prevenire le frodi e di garantire la sicurezza delle transazioni nel metaverso. L’esempio di Sirti che ha acquisito Wellcome Engineering, un’azienda di cybersecurity, dimostra l’importanza di investire nella sicurezza informatica.
Infine, le banche dovranno essere in grado di creare esperienze coinvolgenti e personalizzate per i clienti nel metaverso. Il mondo virtuale offre nuove opportunità per interagire con i clienti, ma anche nuove sfide. Le banche dovranno essere in grado di creare esperienze coinvolgenti e personalizzate, che rispondano alle esigenze dei clienti e che li fidelizzino al brand. Come evidenziato nel Forum AbiLab 2022, il miglioramento continuo della customer experience su tutti i canali, l’onboarding e la vendita digitale, e il potenziamento dell’offerta di servizi su tutti i canali online sono le tre direttrici di sviluppo della banca nella relazione con il cliente.
In conclusione, la competizione per i talenti nel metaverso bancario sarà un fattore determinante per il successo delle banche nel futuro. Gli istituti di credito che sapranno attrarre e trattenere i migliori esperti di pagamenti digitali e nuove tecnologie saranno quelli che avranno maggiori probabilità di competere nel nuovo panorama finanziario.
L’importanza della visione strategica
Nel contesto dinamico e in continua evoluzione del metaverso bancario, l’acquisizione di talenti specializzati rappresenta un investimento cruciale per le istituzioni finanziarie che aspirano a prosperare nel futuro. Tuttavia, la semplice presenza di esperti digitali non è sufficiente a garantire il successo. È fondamentale che le banche sviluppino una visione strategica chiara e ben definita, in grado di integrare le competenze dei nuovi talenti con gli obiettivi di business a lungo termine.
Questa visione strategica deve abbracciare diversi aspetti, tra cui la definizione del ruolo del metaverso* all’interno della strategia complessiva della banca, l’*identificazione delle opportunità di business più promettenti, lo sviluppo di modelli di revenue innovativi* e la *gestione dei rischi connessi al mondo virtuale.
Inoltre, è essenziale che le banche creino un ambiente di lavoro collaborativo e stimolante, in cui i talenti digitali possano esprimere il proprio potenziale e contribuire attivamente alla realizzazione della visione strategica. Questo richiede un cambiamento culturale profondo all’interno delle organizzazioni, che promuova l’innovazione, l’apprendimento continuo e la sperimentazione.
In definitiva, la “guerra dei talenti” nel metaverso bancario non si vince semplicemente accaparrandosi i migliori esperti, ma creando un ecosistema in cui questi esperti possano prosperare e contribuire al successo dell’intera organizzazione.
Piccola nozione per te: nel mondo bancario, la trasformazione digitale è un po’ come imparare una nuova lingua. All’inizio può sembrare difficile, ma con la pratica e i giusti strumenti, si aprono nuove opportunità. Ad esempio, una strategia bancaria di successo oggi prevede l’integrazione di sistemi di pagamento digitale avanzati.
E per una nozione più avanzata, pensa a come le banche stanno usando l’intelligenza artificiale per personalizzare i servizi, ma anche per proteggere i dati dei clienti. È un equilibrio delicato, ma essenziale per costruire la fiducia e garantire la sicurezza nel mondo digitale.
Riflettici: come credi che l’evoluzione tecnologica cambierà il modo in cui interagiamo con le banche nei prossimi anni?