Rivoluzione nel credito cooperativo: l’intelligenza artificiale ridefinisce il futuro delle banche

L’introduzione dell’Intelligenza Artificiale (IA) nel settore bancario ha sollevato numerosi interrogativi, soprattutto per le banche di credito cooperativo, che si basano su un modello di prossimità e relazione diretta con la clientela. Recentemente, a Firenze, si è tenuto un incontro significativo organizzato dalla Federazione lombarda delle Bcc, presieduta da Alessandro Azzi, che ha visto la partecipazione di 300 rappresentanti del settore. Durante l’evento, si è discusso di come l’IA possa essere integrata senza compromettere il rapporto umano, un elemento fondamentale per le banche cooperative. Giuseppe Maino, presidente di Bcc Iccrea, ha sottolineato l’importanza di mantenere la vicinanza fisica con i clienti, un aspetto che ha dimostrato di essere vincente anche dal punto di vista ESG. Giorgio Fracalossi, presidente di Cassa Centrale, ha evidenziato la necessità di adattare i modelli organizzativi per affrontare le sfide poste dall’IA, coinvolgendo i collaboratori nel processo di apprendimento e utilizzo delle nuove tecnologie.

La Sfida della Digitalizzazione e la Presenza Fisica

La digitalizzazione è un tema centrale per le banche di credito cooperativo, che devono bilanciare l’interazione digitale con la presenza fisica. Mauro Fabretti, presidente della Federazione Bcc Emilia-Romagna, ha ribadito l’importanza della prossimità fisica per contrastare fenomeni come lo spopolamento e per mantenere un presidio territoriale. Negli ultimi cinque anni, le Bcc hanno aumentato del 3,1% il numero di sportelli, mentre altre banche hanno registrato un calo del 19%. Le Bcc operano in 162 comuni, di cui 13 con presenza esclusiva, rappresentando il 18,7% degli sportelli totali. Questo legame tra prossimità, sviluppo economico e coesione sociale è fondamentale, come dimostrato dal sostegno finanziario offerto durante l’alluvione in Romagna, con un plafond di 500 milioni di euro.

Regolamentazione e Innovazione: L’AI Act

L’AI Act, introdotto nel 2021, rappresenta un passo cruciale per regolamentare l’uso dell’IA in Europa. La normativa si basa su un approccio che valuta il rischio, imponendo criteri più rigorosi per i sistemi considerati di alto rischio. Essa promuove l’uso di dati di alta qualità per evitare pregiudizi e garantire trasparenza e fiducia nelle tecnologie IA. Le banche cooperative, impegnate a lungo termine con i clienti, supportano attivamente questa normativa, che mira a rendere la tecnologia sicura e vantaggiosa. L’EACB ha sollecitato che gli obblighi dell’AI Act siano coordinati con i regolamenti finanziari già in vigore, al fine di evitare un carico eccessivo di regole. La fase di attuazione è in corso, con la Commissione Europea che emetterà linee guida e atti delegati per garantire che gli standard dell’IA si integrino con le pratiche del settore finanziario.

Un Futuro Equilibrato tra Tecnologia e Relazione Umana

Le banche cooperative stanno affrontando la sfida di integrare l’IA mantenendo l’interazione umana al centro dei loro servizi. Questo equilibrio tra progresso tecnologico e tocco personale è essenziale per garantire pratiche di IA responsabili. Le banche stanno adottando misure proattive per garantire che l’IA sia al servizio delle persone, con un impegno particolare verso la formazione e la consapevolezza etica. La supervisione umana resta fondamentale per i sistemi ad alto rischio, assicurando che le decisioni critiche siano sempre sotto controllo umano.

In un contesto di rapide trasformazioni tecnologiche, le banche di credito cooperativo si trovano a dover bilanciare l’innovazione con la loro missione di prossimità e relazione umana. L’adozione dell’IA offre opportunità significative per migliorare l’efficienza e arricchire l’esperienza del cliente, ma richiede un approccio attento e responsabile. La chiave del successo risiede nella capacità di integrare la tecnologia senza perdere di vista i valori fondamentali che caratterizzano il credito cooperativo. Le banche devono continuare a investire nella formazione del personale e nella trasparenza delle operazioni, garantendo che l’IA sia utilizzata in modo etico e vantaggioso per tutti gli stakeholder.