Perché le banche stanno abbandonando le aree montane italiane?

Negli ultimi anni, le aree montane italiane hanno assistito a una crescente chiusura delle filiali bancarie, un fenomeno che sta suscitando preoccupazione tra abitanti, istituzioni locali e associazioni di categoria. La desertificazione bancaria non è un problema isolato, ma si estende su tutto il territorio montano, minacciando il tessuto socio-economico di queste comunità. Le chiusure delle filiali non solo rendono più difficile l’accesso ai servizi finanziari per famiglie e imprese, ma compromettono anche la coesione sociale. Uncem, l’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, è tra le associazioni più attive nella difesa di queste realtà, opponendosi fermamente alla desertificazione bancaria.

Mobilitazioni e Risultati: Il Caso di Bobbio Pellice

Il 7 ottobre 2024, Uncem ha organizzato una dimostrazione a Bobbio Pellice, nel cuore della Val Pellice, per esprimere dissenso verso la chiusura dell’unica banca del paese.

Sostenuto dal sindaco Mauro Vignola, l’incontro ha registrato un’ampia adesione della comunità locale e delle autorità.

Vignola, che è anche presidente dell’Unione montana del Pinerolese, ha inviato una lettera ai vertici della banca e ai rappresentanti istituzionali per sottolineare l’importanza di mantenere aperti i servizi bancari nelle piccole comunità montane. Grazie alla mobilitazione, l’istituto di credito ha deciso di non chiudere lo sportello, dimostrando che la pressione collettiva può portare a risultati concreti. Tuttavia, la battaglia per il mantenimento dei servizi bancari nelle aree montane continua.

Le Cause della Desertificazione Bancaria

La chiusura delle filiali bancarie nei piccoli comuni montani è il risultato di diversi fattori, tra cui la crescente digitalizzazione e l’adozione di nuovi piani industriali da parte delle banche. Questi piani privilegiano l’home banking e la riduzione dei costi operativi, spingendo i grandi istituti di credito ad abbandonare le aree meno redditizie.

Roberto Colombero, presidente di Uncem Piemonte, ha evidenziato che la chiusura degli sportelli non deriva direttamente dalla crisi economica che affligge i territori di montagna, bensì ne è essa stessa una delle cause prime.

La carenza di infrastrutture bancarie genera una desertificazione economica, con serie ripercussioni sull’assetto socio-economico.

Le imprese locali risultano spesso in difficoltà nella gestione delle loro operazioni giornaliere e molte famiglie, non inclini all’impiego della tecnologia digitale, sono costrette a muoversi verso i centri urbani più sviluppati per effettuare transazioni bancarie.

Il Ruolo delle Banche di Credito Cooperativo

Uncem mette in luce quanto siano fondamentali le banche di credito cooperativo (BCC) e altri istituti minori che ancora investono nelle regioni montane.

La pluralità bancaria, incarnata dalla presenza di banche locali e cooperative, gioca un ruolo cruciale nel sostenere la solidità economica e finanziaria delle aziende, più evidente durante i periodi di instabilità.

Tali esperienze evidenziano la possibilità di adottare strategie alternative alla desertificazione finanziaria attraverso l’interazione tra realtà istituzionali locali e piccoli istituti bancari.

Un Nuovo Patto per le Aree Montane

Questo patto, che dovrebbe coinvolgere l’ABI (Associazione Bancaria Italiana), ha il potenziale di rappresentare una novità decisiva per il progredire delle aree montuose.

Le banche devono partecipare attivamente alla rinascita economica delle regioni, invece di aggravare il clima economico e sociale tramite la chiusura degli sportelli esistenti.

La proposta avanzata da Uncem è stata favorevolmente accolta da Marco Gallo, assessore alla Montagna del Piemonte, che ha avviato consultazioni con vari rappresentanti bancari con lo scopo di comprendere e risolvere gli impatti negativi legati alle chiusure indiscriminate.

In un mondo in cui la digitalizzazione sta trasformando il settore bancario, è fondamentale comprendere l’importanza delle strategie bancarie innovative che mirano a mantenere un equilibrio tra tecnologia e presenza fisica. Le banche di credito cooperativo rappresentano un esempio di come sia possibile coniugare tradizione e innovazione, offrendo servizi personalizzati e sostenendo lo sviluppo locale. La loro presenza nei territori montani non solo favorisce la crescita economica, ma contribuisce anche a rafforzare il senso di comunità.

In un contesto più avanzato, l’integrazione delle tecnologie digitali nei servizi bancari può rappresentare una sfida e un’opportunità. Le banche devono trovare modi per utilizzare la tecnologia per migliorare l’accessibilità e l’efficienza dei servizi, senza sacrificare il contatto umano e la vicinanza alle comunità locali. La chiave del successo risiede nella capacità di adattarsi alle esigenze dei clienti, offrendo soluzioni flessibili e personalizzate che rispondano alle specificità dei diversi territori.